QUALI SONO I DATI PER LA VISURA CATASTALE DEI TERRENI?
La visura di un terreno si differenzia solo nel campo inerente i dati identificativi ed i dati di classamento.
Dati identificativi: Sono i dati che permettono di individuare i terreni in carico al soggetto.
Foglio: È una porzione del territorio del Comune.
Particella: All’interno di un foglio permette di individuare una determinata area adibita a terreno. La particella viene anche identificata con il nome di mappale.
Sub (subalterno): Nel caso dei terreni tale dato non risulta essere presente. Solo nel caso di porzioni di fabbricati rurali, le cui quote di possesso risultano essere detenute da soggetti differenti, tale parametro viene indicato e permette di distinguere la singola l’unità immobiliare.
Dati classamento:Sono l’insieme dei dati che permettono di ottenere la relativa rendita del terreno.
Qualità: Individua la tipologia di coltura effettuata su tale terreno (seminativo arborato, seminativo, ecc). Le qualità risultano essere al momento circa 105.
Classe: Esprime la produttività della relativa coltura. Le classi sono al massimo 5 e la prima esprime la migliore produttività colturale.
Superficie: È l’unità di misura dei terreni suddivisa in Ha (ettari) are e ca(centiare).
Reddito: Tale parametro è costituito da Reddito Dominicale e Reddito Agrario. Il Reddito Dominicale (RD) è il reddito attribuibile alla proprietà. Il Reddito Agrario (RA) è il reddito attribuibile all’imprenditore agricolo. Le tariffe per tali redditi risultano pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale per Comune, qualità di coltura e classe.
COME SI LEGGE UNA VISURA CATASTALE ?
Tipologia di visura: Viene indicata la tipologia di visura catastale richiesta (Visura per immobile o Visura per soggetto) e la data di aggiornamento dei servizi informatizzati del catasto.
Dati della richiesta:In tale campo si individua il nominativo ricercato, riportando l’indicazione dell’estensione della ricerca (catasto terreni e/o catasto urbano) e la provincia di riferimento.
Soggetto individuato: Riporta l’anagrafica completa del soggetto individuato, così come registrata presso l’Agenzia del Territorio.
Indicazione unità immobiliari:Viene indicato il Comune in cui si trovano le unità immobiliari ed il relativo codice catastale di riferimento.
Dati identificativi:Sono i dati che permettono di individuare con certezza le unità immobiliari in carico al soggetto.
Sezione urbana: Non è sempre presente ed individua una zona del territorio comunale. È necessaria per identificare l’unità immobiliare.
Foglio: È una porzione del territorio del Comune.
Particella: All’interno di un foglio permette di individuare un determinato fabbricato. La particella viene anche chiamata mappale.
Sub (subalterno): Individua l’unità immobiliare all’interno del fabbricato.
Dati classamento: Sono l’insieme dei dati che permettono di ottenere la relativa rendita dell’unità immobiliare.
Zona Censuaria: Raccoglie una porzione di territorio comunale caratterizzato dalla uniforme redditività dei fabbricati. Il quadro tariffario, relativo a tali zone, è consultabile presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio.
Categoria: Individua la tipologia a cui appartiene l’unità immobiliare (A, B, C, D, E, F)
Classe: Identifica il grado di produttività riferito alla categoria dell’;unità immobiliare. In alcuni casi può essere unica e viene indicata con U. L’indicatore numerico utilizzato per tale parametro cresce in funzione della redditività.
Consistenza: Individua la dimensione dell’unità immobiliare e viene indicata a secondo della categoria di appartenenza. Nel caso in cui si tratti di categoria A, viene espressa in vani. La categoria C si indica con i mq mentre per le categorie B si utilizzano i metri cubi. Per le categorie D ed E non si indica la consistenza.
Superficie catastale: Tale dato indica la superficie dell’unità immobiliare calcolata attraverso i criteri indicati nel DPR 138/98. Non risulta essere presente per le unità accampionate o variate prima dell’entrata in vigore di tale DPR.
Rendita: Tale valore è dato, per le categorie A, B, C, dal prodotto tra il valore della relativa categoria e classe specifiche per tale comune e la consistenza immobiliare.
Altre informazioni
Vengono indicate informazioni aggiuntive relative all’unità immobiliare. Tali informazioni possono non essere presenti per le unità accampionate prima dell’entrata in vigore del DPR 138/98.
Indirizzo/Dati derivanti da: In tale campo vengono riportati l’indirizzo dell’immobile con l’;individuazione del piano ed eventualmente dell’interno, il numero del protocollo dell’ultimo accatastamento effettuato .
Annotazioni: Sono riportate eventuali annotazioni da parte dell’ufficio dell’Agenzia del Territorio.
Totale:Riporta la sintesi del numero dei vani, della consistenza e della Rendita totale delle unità immobiliari inerenti ad ogni gruppo di unità immobiliari.
Intestazione: Sono indicate tutte le persone fisiche e giuridiche che godono dei diritti sugli immobili rilevati.
Dati anagrafici: Indicazione dei dati del soggetto con eventuale luogo o data di nascita se si tratta di persona fisica o della sede se si tratta di persona giuridica (es. Impresa, Associazione, ecc.).
Codice fiscale: In tale campo viene indicato il codice fiscale. Tale dato potrebbe non essere sempre presente.
Diritti o oneri reali: Viene indicata la quota di proprietà a carico del soggetto. Nel caso di persona fisica è possibile reperire il regime patrimoniale vigente per i beni posseduti.
Dati derivati da: Sono riportate le informazioni dell’ultima variazione catastale presentata per la modifica di intestazione (nel caso di compravendita, ad esempio, viene indicato il nome del Rogante, il repertorio, ecc.).
COS’È UNA VISURA CATASTALE?
La visura catastale serve per individuare la rendita catastale dell’immobile per il pagamento dell’ ICI (quando necessario), ma è anche un elemento fondamentale per ricercare tutte quelle informazioni possibili sull’immobile quali: l’attuale proprietà, la grandezza e la via esatta, soprattutto per chi deve comprare casa.
Per cui è un documento rilasciato dal catasto che afferma a chi appartiene un determinato immobile e le sue coordinate territoriali.
COS’È LA RENDITA CATASTALE?
La rendita catastale è un importo che funge da base imponibile per determinare:
il reddito di un immobile ai fini dell’imposizione diretta e l’I.C.I. (quando si deve pagare);
il valore catastale ai fini dell’imposta sulle successioni, donazioni e compravendite, ovvero delle imposte ipotecaria e catastale.
La rendita catastale si ottiene dal prodotto fra:
la consistenza dell’unità immobiliare ovvero i vani dei quali è costituito l’immobile, la sua superficie e volumetria;
la tariffa d’estimo relativa al comune ed alla zona censuaria ove sorge l’immobile, alla tipologia dello stesso in relazione alla destinazione d’uso (ordinaria, speciale, particolare).
E’ quindi la base di calcolo per le imposte che gravano sulla casa. Ad oggi, La rendita moltiplicata per 115,5 diventa la base imponibile sulla quale si pagano le imposte sulla compravendita della “prima casa”, per 126 se seconda casa.
COS’È IL CATASTO?
Il Catasto è:
L’inventario dei beni immobili (es: casa) esistenti in Italia, è suddiviso in catasto dei terreni e in quello dei fabbricati.
Consente di:Individuare in maniera univoca il bene, la sua tipologia (estensione e consistenza), la destinazione d’uso e il nome del possessore e di altri diritti reali.