LE SUCCESSIONI

SUCCESSIONI

La successione si apre al momento della morte. Se il defunto non ha predisposto un testamento gli eredi, i legatari, i tutori o i curatori dell’eredità, gli esecutori testamentari o le persone che per effetto della dichiarazione di morte presunta dell’erede sono immessi nel possesso dei beni sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione entro dodici mesi dalla data del decesso all’ufficio del Registro competente in base all’ultima residenza del deceduto.

L’imposta sulle successioni, dal 25.10.2001, è stata soppressa, indipendentemente dal valore dell’asse ereditario e del grado di parentela tra defunto e beneficiari, pertanto tale obbligo resta solamente se nel patrimonio ereditario sono inseriti beni immobili o diritti reali sugli stessi, ed in tal caso restano ancora dovute le imposte ipotecarie e catastali, determinate rispettivamente nel 2% e nell’1% del valore dei beni stessi; nel caso in cui sussistano in capo agli eredi le condizioni per godere dei benefici per la prima casa, tali imposte devono essere corrisposte nella misura fissa di Euro 168,00( – ).

Ulteriore semplificazione prevista è data dal fatto che l’erede è esonerato, per gli immobili inclusi nella dichiarazione di successione, a presentare la dichiarazione ai fini dell’Imposta Comunale sugliImmobili (ICI).

Interessante è ricordare che a seguito della citata soppressione dell’imposta di successione, la dichiarazione di essa non contempla più aziende, quote societarie, conti correnti e deposito titoli e quant’altro, ma, esclusivamente beni immobili.

Molti Istituti di Credito per svincolare somme intestate al de cuius, posta l’assenza di esse nella dichiarazione di successione, pretendono la stesura di atto notario che certifichi i dati della morte, l’identificazione degli eredi con il loro grado di parentela nei confronti del defunto e varie altre situazioni volta a volta mutevoli.

Come si legge la dichiarazione di successione

Pag. 1 = sono indicati la data del decesso, i dati anagrafici del defunto, i dati del testamento, se presente, e l’ammontare dell’asse ereditario

Pag. 2 = sono riportati il rapporto di parentela con il de cuius, l’albero genealogico e l’elenco degli allegati alla dichiarazione

Pag. 3, Quadro A = sono indicati, per ogni singolo erede, la relazione di parentela, i dati anagrafici ed il codice fiscale.

Pag. 4, Quadro B = sono indicati i dati catastali degli immobili caduti in successione

Pag. 5 a pag. 9 = non sono più utilizzate

Pagg. 10,11 e 12 = si trovano inserite le eventuali osservazioni.

Cosa fa il Notaio

Il notaio dà assistenza alle parti nella compilazione di questo documento di particolare complessità compiendo gli accertamenti catastali necessari.

Provvede a redigere la dichiarazione di successione,

il prospetto di autoliquidazione delle imposte, il modello di pagamento di tasse imposte sanzioni ed altre entrate, e l’autocertificazione.

Provvede poi a registrare la Dichiarazione presso l’Agenzia delle Entrate competente, predisponendo e presentando la voltura catastale.

Consiglia sulle possibilità di accesso alle agevolazioni di “prima casa” e, nei casi più complessi, provvede, prima della predisposizione del tutto, alla ricerca del c.d. “compendio ereditario” visurando non solo catastalmente ma anche, e soprattutto, presso la Conservatoria Immobiliare, onde ottenere con certezza la precisa consistenza immobiliare da dichiarare.

fonte: www.successione.info




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